Vi riporto quest'oggi una intervista fatta mesi fa al nostro amico Varo Venturi in occasione del film "6 giorni sulla terra".
Alessio Pizzichi, in arte Pizzo The Bad,
ha avuto l'occasione di intervistare Varo Venturi, regista e
sceneggiatore di 6 Giorni sulla Terra, pellicola che porta sul
grande schermo la Fantascienza (anche se l'autore ha definito il
suo film come un prodotto di Realscienza), genere purtroppo non
sfruttato a dovere dal Cinema Made in Italy. E' venuto fuori un
documento davvero interessante, nel quale troverete diversi
retroscena relativi a 6 Giorni sulla Terra e altre informazioni che
ci permettono di conoscere meglio questo filmaker e ricercatore.
Buona Lettura
SC
- Ciao Varo, partiamo dalla pre-uscita di 6 Giorni sulla Terra. So
che vi siete trovati davanti a qualche problema di distribuzione.
Nonostante tutto alla fine il film riesce ad ottenere una distribuzione
nelle sale, ma allo stesso tempo cominciano a verificarsi strani
eventi nei cinema, ce li puoi raccontare?
VV - Per parlare della distribuzione di questo film, totalmente
indipendente, bisogna accettare il presupposto che l'uscita di 6
Giorni sulla Terra era attesa al "varco" per essere boicottata in
ogni modo possibile. Solo sulla base di questo si può giustificare
una tale serie di ostacoli e assurdi accadimenti capitati nel
periodo di pre-distribuzione, durante la distribuzione, e che
continuano ancora oggi. Basta considerare che ho dovuto licenziare
l'ufficio stampa ad una settimana dall'uscita, dopo aver definitivamente
constatato che stava lavorando contro di noi!! Devo dire che è
stato "curioso" vedere l'inesorabile tentativo di distruzione del
film evolvere ogni giorno di più, in forme diverse e fonti diverse,
fino alla moltitudine di incidenti tecnici, ingiustificabili nei
multisala dov'era proiettato, già nel primo weekend, oltre alla
quasi totale mancanza di pubblicità grafica interna. Chessò,
citandone solo alcuni: la luce che va via a 20m dalla fine,
spettacoli interrotti per guasti ai proiettori (nei multisala The
Space e UGC..) proiezioni che partivano dal 2° tempo, o che
proiettavano un quadro piccolissimo e totalmente fuori fuoco, spettacoli
interrotti perché magari era saltata una macchinetta del popcorn
nella hall (solo per questo film ovviamente..) o proiezioni
eseguite contro le poltrone e non verso lo schermo, audio al
contrario (!!) ecc. ecc. ecc..
Anche l’accoglienza da parte del
pubblico non è stata molto felice, soprattutto su internet. Molti
lo hanno stroncato senza mezzi termini. Sembra quasi che si sia
scatenata una campagna contro il film. Come te lo spieghi?
Per le ragioni di cui sopra, il film è stato visto in sala da chi ci è stoicamente riuscito, perché interessato da tempo, o perché appartenente alla "rete" dei miei estimatori, "iniziati", che grazie a un tamtam su internet ha sollevato, già da prima di iniziare le riprese, una grande attenzione per il film. Ma solo chi ci è riuscito, se ci è riuscito, perché già il sabato, cioè il 2° giorno, avevano dimezzato gli spettacoli, e già erano in atto i tanti disguidi tecnici sopradescritti! E attenzione, perché malgrado ciò il film nel primo weekend ha incassato come altri film con ben altre "coperture", tipo per es. L'ultimo terrestre, promosso come se anch'esso fosse un film con gli stessi temi (falsamente) ma distribuito da RAI Cinema, in concorso a Venezia, in più sale, coccolato dalla critica e senza incidenti tecnici in sala…
Per le ragioni di cui sopra, il film è stato visto in sala da chi ci è stoicamente riuscito, perché interessato da tempo, o perché appartenente alla "rete" dei miei estimatori, "iniziati", che grazie a un tamtam su internet ha sollevato, già da prima di iniziare le riprese, una grande attenzione per il film. Ma solo chi ci è riuscito, se ci è riuscito, perché già il sabato, cioè il 2° giorno, avevano dimezzato gli spettacoli, e già erano in atto i tanti disguidi tecnici sopradescritti! E attenzione, perché malgrado ciò il film nel primo weekend ha incassato come altri film con ben altre "coperture", tipo per es. L'ultimo terrestre, promosso come se anch'esso fosse un film con gli stessi temi (falsamente) ma distribuito da RAI Cinema, in concorso a Venezia, in più sale, coccolato dalla critica e senza incidenti tecnici in sala…
Per quanto riguarda la evidente campagna
di denigrazione sul web, preceduta da articoli sgangherati e
insultanti usciti persino 2 mesi prima dell'uscita, e a seguire,
corredati spesso dal monito "non andate a vedere questo film", la
risposta è facile, ma non dovrei essere io a suggerirla…evidentemente
ho spinto troppi tasti delicati, per cui questo è diventato il film
"da distruggere", come mai nessun film nella storia del cinema
italiano, persino più del "Todo Modo" di Petri, che trattava il
"lato oscuro" della DC nella scena italiana!
Eppure il modus operandi del sistema, in
genere sordido, infallibile, è riuscito solo in parte, perché in
realtà i siti che hanno applicato la distruzione, con relativi
stolti blog, gestiti dagli stessi operatori con svariati nickname
diversi, sono molto meno di coloro che ne hanno parlato benissimo, o
comunque professionalmente. Semmai il problema è stato che nei
motori di ricerca prevalgono, chissà perché, i siti corrotti, e
solo per il nostro film! A questo si è aggiunta la rete del CUN
(Centro Ufologico Nazionale, si fa per dire.., un ente che vende "fumo",
controllato dai servizi legati una certa area della massoneria…
cucù…) che per odio e rivalità verso Corrado Malanga, ha cercato di
ridicolizzare il film nei soliti modi, ormai "smascherati" da
tutti! Per fortuna ho estimatori anche tra coloro che operano in
certi ambiti, i quali mi hanno rivelato anche i dettagli tecnici di
quest'operazione web; un'operazione che se quantificata
necessiterebbe di centinaia di migliaia di euro!
In ogni caso la procedura è ben
sperimentata, perché sanno bene che un articolo distruttivo coglie
l'attenzione più di uno positivo, quindi ancora un po' persiste la
sensazione che il film è stato stroncato dalla "critica", quando la
critica proprio non c'entra niente.. E lo dimostra il referendum
realizzato dalla autorevole rivista Sentieri Selvaggi (una delle
poche autorevoli in questo disastroso scenario) dove 350.000 lettori
hanno votato i migliori film dell'anno: 6 Giorni sulla Terra è
risultato al 18° posto, 4° degli italiani…o la rivista Spacemag
(magazine dell'A.S.I., Agenzia Spaziale Italiana, la NASA italica
praticamente) che dichiara 6 Giorni sulla Terra il miglior film di
fantascienza italiano insieme a "Nirvana".
A parte che è stato selezionato al 33°
Festival Internazionale del Cinema di Mosca, direttamente dal suo
direttore, il grande Nikita Michalkov; a parte che ha l'interesse
distributivo internazionale di svariate compagnie USA, cosa per la
quale il film uscirà in tutto il mondo; a parte che sempre gli
americani dopo aver visto il film mi stanno offrendo di girare
"progetti stellari"...c'è qualcosa che non quadra, no?
SC - Come è stata accolta la pellicola al 33° Festival Internazionale del Cinema di Mosca?
VV - Benissimo ovviamente! Le due
proiezioni nella sala grande sono state strapiene e l'interesse che
ne è scaturito dimostra che il film arriva ovunque con la stessa
intensità, pur interpretato differentemente a seconda delle culture
che lo ricevono. In Russia hanno assistito con impressionante
serietà, per poi regalargli applausi degni di un film "pietra
miliare"! D'altronde il fatto che fosse stato scelto personalmente da
Nikita Michalkov, direttore del festival, non lasciava dubbi
sull'interesse che 6 Giorni sulla Terra aveva provocato laggiù. E'
stato curioso, a questo proposito, osservare in tempo reale il
successo incondizionato del film in quel festival,
contemporaneamente al sabotaggio culturale che subiva in Italia!
SC - Quale è stato il principale motivo che ti ha spinto a realizzare 6 Giorni sulla Terra?
VV - Guardandoli con un'altra ottica,
gli accadimenti descritti sono "giustificati", diciamo, dalla mio
intento di sfidare il sistema, mettendo in rilievo il concreto
collegamento tra rapimenti alieni e i poteri occulti che gestiscono e
manipolano la nostra società, o meglio, la nostra "realtà".
Ma forse, ed è la prima volta che lo
esprimo, anche per esorcizzare, e quindi risolvere, una sorta di
tristezza cosmica che mi pervadeva sin dall'infanzia; la visione di
questa umanità intrappolata inconsciamente in questo diabolico
meccanismo con minime possibilità di variazione, di
nascita-lavoro-accoppiamento-morte. Schiavi inconsapevoli a cui spremere
energia, poveri contenitori sostenuti dalla misera consapevolezza di
essere finalmente usciti dall'orrore della guerra. Risorse umane le
chiamiamo oggi, categorizzate ogni giorno di più in profili, account,
caselle… Una tristezza che si fa smisurata vedendo quelle immagini
di uomini e donne del dopoguerra, chiusi in androni come formiche a
lavorare per le neonate industrie, ingenuamente sorridenti nella loro
piccola felicità di usufruire di quel che pensavano fossero oggetti
del benessere, in realtà scorie di una retrotecnologia aliena di
scarto; frigoriferi, dentifrici, frullatori, giradischi, televisori,
automobiline utilitarie, cosmetici, profumi, supermercati, vestiti
prêt-à-porter; mentre nel cielo sfrecciavano aerei a reazione, è già
qualche disco volante: una beffarda grande illusione di massa, che la
seconda guerra mondiale con questa improvvisa, misteriosa, esplosione
di tecnologia, ha battezzato con i suoi stermini genetici di massa,
con i nuovi programmi/meccanismi finanziari che in questi gironi
stanno raggiungendo la crudele fase finale.
Contemporaneamente la mia conoscenza dei
meccanismi dell'aristocrazia, del controllo segreto, dei veri
significati dei dogmi e misteri religiosi di tutto il mondo, che non
cambiano mai, qualsiasi evento, apocalisse, olocausto avvenga, mi
hanno portato a unire queste due grandi visioni, e il risultato è
stato "interferenza aliena".
SC - Lo hai definito un film di “Realscienza”. Cosa significa precisamente?
VV - "Realscienza" è un termine che ho
coniato per evidenziare la distanza dal genere "fantascienza", in una
sorta di tesi/antitesi, come a dire la realtà è molto più simile
alla fantascienza di quel che crediamo. Un film come questo poteva
essere anche definito "fantascienza neorealista", ma sarebbe stato
accolto come uno snobismo fine a sè stesso, quindi Realscienza, come a
dire la ricerca di espandere i confini della realtà, onde elevarne
la percezione, e sancirne una nuova soglia. E' un concept di lavoro
cinematografico, che comincia a sostituire il trucco visivo o
narrativo con elementi reali, la metafore e le allegorie archetipiche
con informazioni attestate, la struttura narrativa classica in 3
atti con una nuova architettura a "matrioska", per generare un tipo
di "entertainment" che nella finzione nasconde centinaia di stimoli
per liberare lo spettatore dal giogo paura/emozione/commozione, e
muoverlo verso il risveglio della coscienza. Là dove i film cercano
di sfruttare subdolamente le debolezze emotive di Anima, il film
parla direttamente di Anima, e a Anima, proprio come avviene nel
finale dove il protagonista comunica faccia a faccia con Anima
(quindi forse con sè stesso?)
Contemporaneamente questo neologismo
stabilisce anche un programma di lavori audiovisivi che porteranno
avanti questa ricerca attraverso documentari, seminari e molto altro.
SC
- Le tematiche del film si ispirano alle teorie del Dottor Corrado
Malanga, massimo esperto di alien abduction che divulga tesi
controverse e particolari sul tema. Come ti è nato l’interesse per le
sue teorie e come sei entrato in contatto con lui?
VV - Le tematiche del film non si
ispirano solamente alle ricerche di Corrado Malanga, più precisamente
esse rappresentano il background del protagonista, che è stato
"modellato" sulla figura, che trovavo meravigliosa, di uno scienziato
ordinario che tralascia la sua carriera, ai limiti della legalità,
per studiare a fondo le abductions in nome della scoperta della
verità. Molti, presi dall'adorazione, o dall'odio, per questo
importante ricercatore dei nostri tempi, hanno travisato questa
importante differenza. Infatti nel film, questo scienziato si trova
costretto a rivedere persino i suoi rivoluzionari studi, scoprendo
che la realtà è ancora peggio, ancora più complessa e intricata, e
soprattutto coinvolge direttamente tutti i poteri occulti che
governano il mondo.
La scrittura era già in atto quando un
amico mi ha segnalato il lavoro di Malanga, e non appena constatato
molti dei suoi studi l'ho subito contattato, e subito lui ha
accettato di incontrarmi ed offrire tutto il materiale scientifico
possibile al servizio del film che stavo sviluppando, connotato dalle
registrazioni degli addotti sotto ipnosi. Ho ascoltato centinaia e
centinaia di ore di registrazioni, di voci flebili che rivivevano
tremanti le meccaniche dei rapimenti, ma che poi, dopo particolari
comandi ipnotici, si trasformavano in voci metalliche, spettrali, di
personalità "aliene", che si esprimevano con cognizioni scientifiche
fuori dalla portata degli addotti in trance, a volte in lingue
antiche, a volte sprezzanti e beffarde, a volte fredde, inanimate,
quasi sempre rappresentando una pluralità.
Un dettaglio interessante è stato
sicuramente la metodologia lavorativa che abbiamo usato: Io gli
leggevo le ipotesi di sceneggiatura che avevo pensato, e lui mi dava
il suo beneplacet scientifico, basato, ricordiamolo, soprattutto
sulle testimonianze degli addotti sotto ipnosi; beh. non c'è stata
praticamente nessuna contestazione alle varie idee, che chiunque altro
avrebbe potuto attribuire al frutto di "fantasia fantascientifica"!
E così grazie a questa nostra sinergia il film si è naturalmente
arricchito di importanti elementi che hanno amplificato la statura del
protagonista, che per quanto dotato di una personalità candida, quasi
distratta, introduce il film con una serie di tesi esplosive,
difatti mal accolte dalla comunità scientifica. E' stato un
bellissimo rapporto professionale intellettuale/intellettivo senza
oggettivi contrasti nel background, semmai visioni leggermente diverse
degli stessi temi, che io avevo teorizzato, sulla base del mio
vissuto, della mia esperienza e delle mie personali ricerche, e che
lui aveva parallelamente profondamente verificato su seria base
scientifica.
SC
- Come recita la locandina “Gli alieni non arriveranno dal cielo,
sono già dentro di noi”, qui non si parla di invasioni aliene con le
astronavi, ma si tratta di qualcosa di molto più introspettivo…
VV - Certo. Infatti 6 Giorni sulla Terra
in realtà è un film che parla più di religione, mitologia ed
esoterismo che di alieni. Perché è questo che si prefissa il film, a
differenza della quasi totalità degli altri ordinari sci-fi movie.
Gli alieni sono tutte quelle entità che risiedono nei meandri del
nostro subconscio, e a cui ieri davamo il nome di angeli, demoni,
spiriti, ecc, che condizionano la nostra mentre e le nostre azioni:
sono esseri intrappolati in un'interdimensione, alla ricerca
dell'immortalità, che potrebbero ottenere solo con un definitivo
corretto sfruttamento della nostra energia, che qui chiamiamo Anima.
Quindi non avendo la nostra corporeità,
in quanto "vibrano" in una diversa frequenza, quindi dimensione, sono
tecnicamente a noi invisibili, ma hanno bisogno del nostro
corpo/contenitore per vivere in questa dimensione dalla quale
traggono energia e vissuto. Infatti al concetto di "memorie aliene
attive", teorizzato dai ricercatori di tutto il mondo, si possono
attribuire fenomeni come i deja vù, o la schizofrenia, dimostrazioni
di come la personalità aliena, conservando tutti questi dati passati,
ogni tanto li risputa fuori in situazioni e circostanze di difficile
gestione emotiva.
E' agghiacciante, e volendo potrebbe
somigliare a un'eccessiva trama da Bmovie degli anni 50; ma tant'è,
la nostra realtà è più simile a un Bmovie di fantascienza degli anni
50, che ci possiamo fare?
SC - Pensi che la gente sia pronta ad accettare una tale realtà?
VV - Assolutamente sì, perché è una
verità che è celata nel profondo dell'inconscio collettivo, quindi al
primo serio reale stimolo è pronta a riconnettersi ad essa. E' anche
soprattutto questo il principale intento di 6 Giorni sulla Terra,
attraverso una più alta percezione della realtà: riaccendere la
coscienza, per restituire all'essere umano la consapevolezza di
essere dotato di una preziosa energia, che se interamente sfruttata,
così come vorrebbero per sè i gruppi di potere alieno, e i poteri
terrestri con loro collusi, ci renderebbe esseri con poteri
straordinari!
SC
- Le colonne sonore sono state composte da Johnny Kilmek e Reinhold
Heil, importanti compositori, autori delle musiche dei film di Tom
Tykwer. Come sei riuscito a coinvolgerli nel progetto?
VV - Johnny e Reinhold sono miei cari
amici, ci frequentiamo ogni qual volta loro vengono in Europa (loro
sono di Berlino) e a Roma.
Quando gli ho proposto di realizzare lo score del film, dopo aver letto la sceneggiatura hanno subito accettato entusiasticamente, anche per la stima che hanno nei miei confronti e per il coinvolgimento che anch'essi sentono per le tematiche del film. Così mentre realizzavano altre 2 colonne sonore a Hollywood, una per Killer Elite, con DeNiro, e la preparazione di Cloud Atlas con Hanks e la Portman, si sono impegnati a realizzare parallelamente le musiche per 6 Giorni sulla Terra, oltretutto in via amichevole, se si considerano i compensi che sono abituati a ricevere ad Hollywood!
Quando gli ho proposto di realizzare lo score del film, dopo aver letto la sceneggiatura hanno subito accettato entusiasticamente, anche per la stima che hanno nei miei confronti e per il coinvolgimento che anch'essi sentono per le tematiche del film. Così mentre realizzavano altre 2 colonne sonore a Hollywood, una per Killer Elite, con DeNiro, e la preparazione di Cloud Atlas con Hanks e la Portman, si sono impegnati a realizzare parallelamente le musiche per 6 Giorni sulla Terra, oltretutto in via amichevole, se si considerano i compensi che sono abituati a ricevere ad Hollywood!
Ora dopo questa prova, molto
probabilmente lavoreremo ancora insieme, e alcuni dei miei prossimi
progetti hanno già il loro "attachment".
SC
- Gli effetti speciali, curati da Mauro Baldissera, sono molto
particolari. Mi è sembrato che l’idea fosse quella di rappresentare
qualcosa proveniente da un’altra dimensione, e in quanto tale nella
nostra realtà appare come una proiezione olografica. Correggimi se
sbaglio.
VV - Anche la partecipazione di Mauro è
stata all'insegna della sinergia e del coinvolgimento negli argomenti
del film. Lui stava lavorando per il Tin Tin di Spielberg (dopo
Avatar e District 9) malgrado ciò mi ha contattato, dopo aver visto
un vecchio promo del film, e appreso che era ancora in lavorazione,
offrendo la sua prestazione " a distanza". Abbiamo lavorato quindi,
con le immaginabili difficoltà e tempistiche, da un capo all'altro
del mondo! E' chiaro che il suo apporto, e dell'animatore Andrea
Menozzi, è stato limitato alla modellazione e animazione 3d base. Poi
io con i miei collaboratori di studio abbiamo operato per dare
l'effetto che hai ben capito: infatti quando nel film appaiono entità
aliene, doveva esser chiaro che fossero in un'altra dimensione, in
un'altra frequenza vibratoria, è per questo che ho scelto di
rappresentarli attraverso l'animazione 3d, concept ideale per
conferirgli appunto una consistenza olografica, virtuale, e dare alle
scene un estraniamento naturale dal film in carne e ossa….
SC
- Pensi che, se tu fossi stato americano e di conseguenza 6 Giorni
sulla Terra fosse uscito negli States, avrebbe ricevuto
un’accoglienza diversa?
VV - Il film uscirà negli Stati Uniti, e
successivamente nel resto del mondo, nella prima metà del 2012,
quindi non resta che aspettare! In ogni caso si può già evincere
dall'entusiasmo che tutti gli operatori del settore che lo hanno
visto, che gli americani guardano a questo film con una mentalità
assai diversa dagli italiani, nel bene e nel male; per loro anche
Predator o Ultimatum alla Terra hanno fondamenti di realtà, quindi
per loro la fantascienza non è così fiabesca come per gli europei,
che sono stati abituati a vederla così, anche per la loro vicinanza
alla chiesa di Roma, che non consente altre teorie al di fuori dei
dogmi imposti.
Ha dell'incredibile ricevere sinceri
apprezzamenti dagli americani sulla assoluta qualità del film in
rapporto al bassissimo budget (cosa per loro di basilare importanza) e
poi magari leggere delle critichette italiote dense di ignoranza e
provincialismo, che cercano di minimizzare il film comparandolo alle
grandi produzioni USA (comparazione che ovviamente gli americani non
fanno) produzioni da centinaia di milioni di dollari, che non
dovrebbero essere considerate americane, ma frutto della "regia"
occulta del controllo di massa delle menti, che non ha nazionalità,
in quanto ideato ed orchestrato da quegli stessi poteri che
denunciamo nel film!
SC - L’8 Novembre il film uscirà in dvd. Cosa ti aspetti?
Beh, sembrerebbe che l'homevideo di 6
Giorni sulla Terra sia un record di prenotazioni, cosa che non mi
sorprende, perché è un film che ha creato, e continua a creare, un
interesse fuori dal comune, rendendolo già un "cult". Ma la
caratteristica principale di questo dvd, è che oltre al film, tra
l'altro appositamente rimasterizzato, presenta nei contenuti extra un
documentario che ho realizzato per approfondire gli argomenti
principali del film, attraverso ospiti come lo stesso Corrado Malanga, e
poi Paolo Franceschetti, un coraggioso avvocato che ha portato in
luce il simbolismo massonico negli omicidi misteriosi (e di grande
diffusione mediatica..), Leo Lyon Zagami, aristocratico massone
ribelle, storico della massoneria, che sta denunciando il nefasto
operato all'interno delle "logge"; Tom Bosco editore di Nexus, Fabio
Ghioni, ex Hacker, e altri. Credo che chi lo avrà per le mani potrà
guardare il film, successivamente arricchirsi di informazioni dal
documentario, per poi riguardare il film con una visione più chiara.
SC - Che progetti hai per il futuro?
VV - Molti, quasi tutti internazionali,
tutti assai impegnativi e, come credo sai ormai essere il mio stile,
pesantemente controversi. Tra i vari, un film ambientato nel
medioevo, tra i cui protagonisti viene descritta la figura di Papa
Pio II, un antico antenato della mia famiglia, e che paradossalmente,
tratterà un tema molto vicino a 6 Giorni sulla Terra, attraverso il
"mito" del vampirismo medievale.. Poi uno straordinario progetto
interamente in animazione 3d, e un altro di proporzioni "galattiche";
ma di questi ne parlerò quando saranno più concreti…
SC
- Ti ringrazio per la disponibilità e ti faccio i complimenti per il
coraggio dimostrato. Vuoi lasciare un saluto ai nostri lettori?
VV - Certo, un carissimo saluto a tutti i
lettori di Splattercontainer, un nome che per diverse ragioni
corrisponde perfettamente alle tematiche di 6 Giorni sulla Terra!!
tratto da http://www.splattercontainer.com